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Il grit

Il  grit, questo sconosciuto!

Pur se considerato da tutti indispensabile, nuovi studi hanno suscitato seri dubbi sull'effettiva necessità della sua somministrazione per i canarini ed in special modo per i pappagalli. Si usa il grit ed è comune convinzione che sia utile, in quanto vecchi studi sull'alimentazione degli uccelli avevano evidenziato piccole pietruzze nello stomaco di uccelli non in cattività.

Le sue funzioni sono:

  1. Apporto di calcio;
  2. Funzione di "macina".

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I tipi di Semi

Alla base della dieta dei canarini c'è sempre una miscela di semi secchi. Questi semi, pur non costituendo l'alimento base per i canarini allo stato naturale, sono stati ghiottamente accettati dai soggetti in allevamento complice anche la maggior facilità di conservazione e quindi il minor sforzo da parte degli allevatori.

Qui di seguito vi mostreremo le varietà dei semi che vengono usati per i canarini ed i fringillidi in genere con una breve descrizione delle loro caratteristiche...

Alla base delle miscele vi è la scagliola, un seme molto bilanciato nel suo contenuto di proteine e grassi. Molti allevatori la utilizzano come unica semenza da fornire ai pennuti nei periodi di bassa attività e negli allevamenti riscaldati o comunque protetti dal freddo dove il fabbisogno energetico non è elevato. D'altra parte fornire solo scagliola è una scelta che deve essere operata con molta attenzione in quanto costituisce una dieta molto povera se non opportunamente integrata.

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La griglia di fondo

Parlando della salute dei soggetti non si può non partire dall’ambiente in cui vivono, la gabbia.
In essa non deve mai mancare una griglia di fondo, in quanto è l’unica cosa che permette di evitare infezioni alle zampe. Con griglia di fondo si intende quella rete che divide il fondo della gabbia dallo spazio “vitale” della gabbia. La griglia di fondo svolge diverse funzioni: non permette ai canarini di passeggiare sulle proprie deiezioni evitando problemi alle zampe (come detto in precedenza) e non permette di entrare in contatto con tutto ciò che si trova sul fondo, come ad esempio semi sporchi e carta sporca.

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La gabbia cova

Per gabbia cova si intende una gabbia di dimensioni adeguate e con alcune caratteristiche necessarie per poter mettere la coppia a proprio agio durante il periodo riproduttivo. Le dimensioni standard prevedono i 55/60cm di lunghezza e deve essere presente una griglia sul fondo ed un eventuale divisorio per poter dividere la gabbia in due "camere" separate.


In una gabbia del genere i soggetti portanno effettuare minimi voletti e saranno separati dalle proprie feci tramite la griglia di fondo che deve essere accuratamente ripulita ogni giorno (al massimo ogni due) in modo da evitare che possano sporcarsi le zampe e quindi portare lo sporco all'interno del nido sopra uova o nidiacei. Il separè centrale invece servirà solo in due casi:


1) Se i due soggetti da accoppiare non si conoscono, potranno essere inseriti per una o due settimane nella stessa gabbia separati fra di loro, forzando così la loro conoscenza ma evitando che possano ferirsi litigando;


2) Attorno al 18° giorno di vita dei pulli la madre potrebbe sentire la necessità di iniziare una nuova cova e quindi bisogna dividere i piccoli, ormai usciti dal nido, dai genitori, con un divisorio a sbarre. È utile inoltre mettere vicino al divisorio due posatoi, in questo modo i genitori potranno continuare a imbeccare i piccoli senza spiumarli per utilizzare le loro piume come materiale per il nuovo nido.

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